Daily Media 04 Luglio 2019

Mentre i blockbuster estivi delle principali case di distribuzione si susseguono a colpi di incassi, scalzandosi a vicenda dai primi posti delle classifiche italiane a colpi di ingressi in sala, la Sony Pictures ci offre un piccolo assaggio di ciò che ci attenderà al ritorno dalle vacanze diffondendo in questi giorni un nuovo spot tv di Once Upon a Time in… Hollywood, l’atteso nuovo film di Quentin Tarantino con protagonisti due degli attori feticci del cineasta Tarantino, ovvero Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, e che in Italia arriverà il 19 settembre con il titolo C’era una Volta a…Hollywood. Presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, il film di Quentin Tarantino è ambientato a Los Angeles nel 1969 e segue le vicende di Rick Dalton, star della televisione in declino, e la sua storica controfigura Cliff Booth mentre cercano di farsi strada nel mondo dello showbusiness che sta lentamente cambiando. In mezzo c’è la lunga scia calda della Summer of Love in fase discendente e un oscuro personaggio che si aggira con la sua stramba famiglia: Charles Manson. Il caso vuole che i due protagonisti siano vicini di casa di una giovane attrice in ascesa: Sharon Tate. A cavallo tra racconto e omaggio ad un’epoca ormai finita, l’opera di Quentin Tarantino presenta diverse linee narrative che scorrono parallele coadiuvate da un cast stellare tra cui DiCaprio, Margot Robbie, Al Pacino, Damian Lewis, Dakota Fanning, Timothy Olyphant, Bruce Dern, Emile Hirsch e Luke Perry alla sua ultima apparizione sullo schermo. Tarantino si esercita su uno dei casi criminali più celebri di fine anni Sessanta, ricreando atmosfere nostalgiche e intime di un’età dimenticata, perduta, in cui il cinema è stato un grande protagonista con i vecchi western di serie B e le produzioni televisive poliziesche tipiche di quegli anni. Quentin Tarantino è certamente uno dei cineasti più discussi degli ultimi anni – o lo si ama alla follia oppure lo si detesta profondamente – e nel corso degli anni ha dato vita a icone sanguinarie e borderline. Visto sempre con un certo sospetto dalla critica, il re del pulp è un ibridatore di generi e di forme della cultura di massa, fautore di un cinema multi-sfaccettato che unisce differenti ispirazioni, dai classici d’autore ai b-movie e che è capace di dosare con efficacia contemplazione e azione, polvere da sparo e sangue, pallottole e lame affilate. Le pellicole da lui realizzate sono diventati veri e propri cult e i personaggi protagonisti sono figure iconiche e immediatamente riconoscibili nell’immaginario collettivo, basti pensare alla sontuosa Uma Thurman in Kill Bill, stretta in una tuta gialla appartenuta negli anni ‘70 a Bruce Lee, o ancora a Pulp Fiction, secondo film di Tarantino presentato a Cannes nel 1994 e vincitore della Palma d’Oro che lo ha consacrato definitivamente come uno dei grandi autori del cinema contemporaneo. Al di là della scrittura e del montaggio innovativi, Quentin Tarantino ha dato il via a un nuovo modo di fare cinema, diventando un brand unico nel suo genere, e da allora ogni cosa che tocca Quentin Tarantino diventa immediatamente icona, pronta ad essere utilizzata ovunque – dalle t-shirt ai poster – e ben si presta ad essere associata ai brand più noti e disparati. Nei mesi scorsi, il marketing pubblicitario per l’imminente uscita americana di Once Upon A Time In Hollywood ha esordito per le strade di Hollywood, impressionando la città con fake poster in perfetta linea con lo stile del tempo che si rifanno a fittizi film con protagonista il personaggio di DiCaprio. Una campagna originale incentrata sul personaggio di Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) che ha fatto il giro dei social creando ancora più attesa prima che il film venisse proiettato sulla Croisette il 21 maggio scorso. Una mossa geniale per richiamare l’epoca degli hippies, del sogno anni Sessanta e del mega raduno di Woodstock e che non ha lasciato indifferente Sunset Boulevard di Los Angeles, tappezzato per l’occasione da manifesti in cui DiCaprio/Dalton posa con cappello da cowboy e uno stuzzichino tra i denti. Il titolo? Uccidimi subito Ringo, disse il Gringo. Un chiaro rimando al western all’italiana amato da Tarantino e che si rifà a Giuliano Gemma, tra gli attori preferiti del regista nonché interprete del personaggio di Ringo in film come Una pistola per Ringo (1965) e Il ritorno di Ringo (1965). Insomma, l’idea di un vero cinefilo per la felicità di tanti altri cinefili! Vedremo quale sarà la strategia adottata in Italia, vera patria dello “spaghetti western” che ha segnato un’epoca.